<<Non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande
artista può celarsi in chiunque>>: è sufficiente aver partecipato anche
solo per qualche minuto al Festival del Colore di Raffaella e viene spontaneo citare
il divertente film di animazione Ratatuille. La manifestazione tromellese, abitualmente
protagonista del terzo weekend settembrino, ha visto concludersi nello scorso
fine settimana la sua terza edizione, più in forma che mai: circa 150 bambini e
ragazzi coinvolti, una ventina di volontari, 12 artisti affermati, una
reputazione ormai andata oltre i confini del paese. Il festival porta il nome
di una mamma di Tromello, dedita per lungo tempo al volontariato in ogni sua
forma, scomparsa alcuni anni fa. Proprio come nelle migliori intenzioni
materne, al centro di tutto ci sono i bambini: anche quest’anno il progetto
culturale educativo è stato dedicato ai ragazzi da 0 a 15 anni, con l’intento
di stimolarne la creatività ed esaltarne la manualità. Nella giornata di sabato
illustratori di fama nazionale (alcuni di loro illustrano le pagine de “Il Giornalino)
sono andati a caccia degli angoli più suggestivo del paese, mentre in Comune
era allestito un punto di raccolta dove i bambini potevano iscriversi e partire
per…la caccia all’artista: mappa del comune alla mano, la sfida era trovare gli
artisti, rigorosamente sparsi per i cortili, nei palazzi storici, nelle cascine
e negli angoli più caratteristici del borgo, e strappare loro un autografo, non
senza aver potuto ammirare le loro opere (a fine giornata esposte nella mostra
temporanea “Illustratori di campagna”, allestita nelle sale della Biblioteca).
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| La cartina di Tromello destinata a guidare i bambini verso i luoghi preferiti dagli artisti. |
Domenica
pomeriggio il gran finale: sotto la protezione di undici gazebi i volontari
locali hanno dato libero sfogo alla creatività dei bambini, tramite alcuni
laboratori, e insegnato ai piccoli la costruzione di oggetti di uso quotidiano (notes,
braccialetti, portafoto) utilizzando materiali di riciclo (bottigliette di
vetro e plastica, cannucce, sabbia, carta, mollette). Alla fine della giornata
ogni bambino ha ricevuto una borsa autoprodotta contenente gli oggetti
costruiti.
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| Piazza Vittorio Veneto durante il pomeriggio di domenica. |
Un evento sempre più sentito, dunque, e sempre più riuscito
nonostante il budget risicatissimo: fondamentale l’apporto dei volontari locali
(collaboratori della Biblioteca, Pro loco, volontari civici, cittadini) e
virtuoso l’utilizzo in larga misura di materiale riciclato. Il successo del
Festival del Colore 2014 porta nuova linfa ad una Tromello che ha fame di spazi
e momenti di aggregazione, luoghi in cui “costruire” comunità. Attorno a
bambini che cambiavano colore allo stesso ritmo delle loro opere, si sono
ritrovate famiglie e associazioni, giovani e adulti, italiani e stranieri, che
nella moltitudine di tonalità hanno costruito una prospettiva diversa. Chissà
che per le nostre scelte future non ci si lasci guidare un po’ di più dai
disegni dei bambini. In fondo, come diceva Picasso,“ogni bambino è un'artista. Il problema è poi come rimanere un'artista
quando si cresce”.


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